29 dicembre 2013

scremare l'ignoranza, per una vita più serena senza zodiaco né stamina

Non ero così, una volta. Mi accontentavo di com'eravate, coi vostri pregi e difetti. Piano piano però mi sono accorto che la mia pazienza verso alcuni tratti caratteriali o alcune incapacità ad usare la logica elementare si è assottigliata fino a scomparire, per poi sconfinare in una vera e propria intolleranza.
Vivendo poi, penso come tanti, la frustrazione di dover convivere forzatamente in alcune situazioni senza poter esercitare la benché minima scelta di chi frequentare, ecco che per la parte ludica della mia vita ho pensato di cambiare. Decisione senz'altro tardiva ma tant'è, qui non si è mai stati veloci.
Così, per non sembrare ridicolo fissando una scadenza futura -che poi chissà come andrà a finire-, si inizia da subito, da questo fine 2013.
Cari sacherlettori, sacherfollowers, sacherdaqualsiasisocialmiseguiate, le vostre simpatiche affermazioni, talvolta mascherate da frasi col punto interrogativo, sul segno zodiacale mio od altrui risparmiatemele anzi, abbiate cura di evitarne anche i più banali accenni in mia presenza.
Queste esternazioni di becera ignoranza hanno stufato. Chiudono qualsiasi comprensione che possa essere rivolta a chi sbaglia, me incluso, nel dire una fesseria.
Non tutti gli errori sono uguali, non tutte le uscite infelici sono paragonabili tra loro. Evitate di fare a me delle affermazioni che vadano, al contrario delle vostre convinzioni, a palesare le vostre insicurezze sui temi scientifici o, al contrario, che vadano a spacciare per scientifico ciò che è semplice becerume.
Il discrimine sta nell'utilizzo di quel poco di cervello di cui disponiamo. Domandare invece di affermare. È un piccolo sforzo quotidiano quello che chiedo, nulla di più, eppure sembra sempre più evidente che molti rinuncino in partenza perché tanto è lo stesso, perché è più semplice dire di sapere già o rivolgersi a chi già sa, fosse l'astrologo di turno o lo spacciatore di cure oggi non possibili.
Perché sì, il campo di gioco è lo stesso: zodiaco, successo mediatico della truffa stamina, scie chimiche, sono figli di questa ignavia intellettuale che ha preso tanti, troppi.
Questo accomodarsi senza accendere il cervello è la madre di tanti errori, che fa scomparire sempre più la capacità di avere senso critico sulle cose.
Pochissimi di noi sono biologi o medici che studiano le cellule staminali. Ma in tanti dovremmo essere in grado di farci venire il dubbio che un laureato in lettere come Vannoni quando discetta di staminali ne sappia come e quanto noi, cioè zero. E che delegare a personaggi come questi la cura della salute di una persona è un delitto.
Per cui, tornando al piccolo sachermondo, il concetto è presto detto: chi vuole continuare a pensare che una legge fisica, l'applicazione della logica, il progresso medico possano essere oggetti di decisioni falsamente democratiche qui non troverà più pazienti silenzi o la benché minima ospitalità. Andatevene a marcire sulla vostra stessa ignoranza. Delinkarvi è la pena minima, fino al giorno in cui sarà reintrodotto il blakennòmion ai cialtroni da voi incensati, e anche a voi direttamente. Che grande giorno sarà.

18 novembre 2013

la grande fuga e quelli che pensano agli stracci

La fine analisi politica delle elezioni tra gli iscritti al PD, e non solo, dovrebbe contenere un dato essenziale, e magari fermarsi anche lì senza andare oltre, ché mi pare ci siano troppi stracci pronti ad essere lanciati a disposizione di molti.
Il dato essenziale è raffrontare il 2009, quando votarono per il segretario 460mila iscritti, con il 2013, quando a presentarsi nei circoli sono stati 260mila. Oltre il 40% in meno. Non credo di esagerare nel pensare che la quasi totalità si siano persi negli ultimi 10 mesi.
Oppure notare la similitudine con l'odierno scrutinio delle regionali lucane: nel 2010 l'affluenza fu del 62,8%, ieri e oggi è stata del 47,6% (e a febbraio alle politiche fu del 69,5%).
All'università avevo un amico romano. Descriveva queste situazioni, questi tracolli, questi deserti, in modo semplice e diretto: è una Cambboggia.
Oggi c'è chi, invece di pensare alla Cambogia che sta avvenendo nella partecipazione alla politica, pensa di cogliere occasioni per togliersi sassolini più o meno grandi dalle scarpe augurando perdite di lavoro, il tutto in nome di che, di una visione dimostratasi oggi maggioranza relativa?
Pensare di allontanare qualcuno perché non più maggioranza darà quella soddisfazione che sì, riempie di gioia immediata, ma al tempo stesso acceca la visione di un futuro: ci sarà sempre meno gente intorno.

07 novembre 2013

la Venezia che ho trovato

Dopo ben una settimana dal mio viaggetto a Venezia, arrivo a parlare dell'esperienza.
Prima cosa la mostra su Leonardo, inserita in alcune sale appositamente allestite ma comunque contigue alle restanti della Galleria dell'Accademia.
L'idea che mi ero fatto, cioè che fosse utile se non addirittura necessario prenotare l'orario di visita, si è rivelata del tutto infondata. L'orario scelto, subito dopo l'ora di pranzo, mi avrà anche fatto compiere la visita al Museo in un momento quasi morto ma all'uscita, verso le ore 16, non c'era quasi fila alla cassa per entrare.
Presentata, e a ragione, come la mostra che può essere visitata solo una volta in una generazione, ecco che forse quei disegni, in un allestimento museale organizzato dall'incompetente sottoscritto, sarebbe stati valorizzati a dismisura rispetto alla pochezza che quelle salette riuscivano a dare.
Già l'indicazione fuorviante all'inizio del percorso della Galleria sarebbe bastata a sollevare alquante perplessità. Per la Galleria di qua, per la mostra sui disegni di Leonardo di là. Solo che là ha significato arrivare nella terza saletta della mostra leonardesca per poi passare alla seconda e infine alla prima. Insomma, mi son visto i disegni compiendo il percorso al contrario.
Al primo passaggio poi ho letteralmente mancato, forse ci saranno state delle persone davanti - non so bene, l'Uomo Vitruviano. Dopo aver capito che quella era l'ultima saletta, anzi la prima (leggi sopra), son tornato indietro. Or bene mancava, proprio dove c'erano le opere più importanti, il riferimento numerico per l'audioguida. Ci sono arrivato lo stesso al numero, in fin dei conti se avevo fatto prima l'83 e poi l'82, incrociando le dita ho tentato l'81 ed è uscito sulla ruota di Venezia.
Per farla breve: i disegni hanno meritato a pieno la giornata, l'organizzazione dovrebbe rifondarsi ripartendo dalla scuola: a, b, c, 1, 2, 3.

Venezia l'ho ritrovata bella come speravo. Un po' di foto sono pubblicate qui. Molta gente, nonostante questo sia periodo di bassa stagione (o forse iniziava solo questa settimana per via del ponte del 1 novembre), ma non una massa informe che riempie qualsiasi anfratto.
E poi ad un tratto due sorprese. La bella è stata la vista di uno struggente tramonto in laguna, la brutta il trovare il Canal Grande quasi al buio guardandolo dal ponte degli Scalzi. In un attimo mi son ricordato di quando a 10 anni arrivai per la prima volta in laguna, e soprattutto di quella corsa in vaporetto da piazzale Roma fino a S. Zaccaria. Luci dai palazzi bellissimi, barche, motoscafi, gondole, un turbinio infinito. Stavolta niente di tutto questo: dai palazzi pochissime luci, in acqua poco movimento. Erano le ore 18, entrambe le volte. È stato un po' come seppellire una parte del proprio vissuto.
http://www.flickr.com/photos/sacherfire/10694304985/in/set-72157637197166335/lightbox/

29 ottobre 2013

il mio arrivo in laguna

Giovedì prossimo, dopodomani cioè, sarò a Venezia, alla mostra sui disegni di Leonardo che c'è all'Accademia. Nessuno mi ha ancora comunicato che tipo di festeggiamenti la Serenissima ha in serbo per il mio ritorno in laguna dopo molti anni. Mah.

07 ottobre 2013

il vostro responsabile antincendio

Nonostante avessi trovato ben due colleghi che si erano offerti volontari per andare al corso antincendio al mio posto non c'è stato verso, il dirigente manco mi ha ascoltato. Sono stato iscritto d'ufficio al corso insieme ad una delle mie colleghe e fare poche storie.
Ok, c'è di peggio nella vita.
Solo che io mi aspettavo che, seppur per un basso rischio incendio come abbiamo in ufficio, ci fosse, dopo la teoria, anche la parte pratica con gli estintori. E invece no, dice ora non è più obbligatorio, bastano le istruzioni.
Bah, la cosa mi ha lasciato deluso, un po' per non aver potuto dimostrare anche in questo campo i miei proverbiali livelli di imbranamento, un po' per non aver provato almeno una volta ad usarli, andasse come andasse.
Previdente, avevo inviato una e-mail a tutti, dirigenti compresi, affinché facessero i bravi nel mentre noi due eravamo al corso, che non distruggessero la sede e soprattutto che non appiccassero fuochi o fuocherelli da nessuna parte. A seguire l'avviso che le torce incendiarie, le molotov e le taniche di benzina sarebbero state temporaneamente sequestrate fino al nostro ritorno.
Oh, dice che tra i miei colleghi c'è chi si stampa queste mie e-mail per poi farsi delle risate a casa.
Il bello è che io, al di là del tono scherzoso, nella sostanza son sempre serio. O forse solo nel mio ufficio c'è gente che appiccherebbe fuoco a qualche collega?

14 settembre 2013

il nuovo bolide

Ieri, preso dallo sconforto nell'ascoltare il preventivo per la riparazione della bici, ho salutato la Bianchi-Spillo che avevo da nove anni. Non avendo dove riporla gliela ho lasciata al ciclista che mi ha fatto uno sconto sulla nuova.
Il nuovo bolide in realtà è depotenziato rispetto al precedente, scelto anche grazie al consiglio del ciclista che mi ha fatto notare che per le mie esigenze di mobilità sarebbe meglio un mezzo che già in partenza permetta delle manutenzioni ancora più facili. Si sta sempre parlando di semplici biciclette da città, ma esiste un mondo intero in questo solo settore della ciclistica, per cui per ora, a sole due ore dal ritiro, dico che va bene così.
Eccovi la Cicli Mara, linea X-Marr, Quick Alluminio. Che poi, se ci sono suggerimenti sul nome da darle, sarete i benvenuti.

07 settembre 2013

e in due secondi il clima cambiò

La solita, puntuale e spiacevole interruzione al mio fancazzismo arriva verso l'ora di cena con lo squillo del telefono. Poi senti una vocina e allora t'acquieti.
Una sacher senza cioccolato.
??????? E come si fa una sacher senza cioccolato?
[silenzio]
Forse volevi dire senza marmellata?
Sì, una sacher-senza-marmellata-ti-passo-mamma.
Chiaramente mi fai anche un secondo dolce.
Andava tutto bene fino a due secondi fa. Ma lasci per favore i tuoi figlioli a gestirsi questa cosa da soli? Mi pare che siano bravi senza avere suggeritori alle spalle. Se mi chiedono una cosa vuol dire che va bene così.
Certo, certo. Ah, ma la sacher la fai in una tortiera da 22? No, perché temo sia piccina.
LA SACHER È DA 22, TE LA PORTO PURE NELLA CONFEZIONE ORIGINALE, NON LO HAI ANCORA IMPARATO DOPO ANNI E ANNI?!?!
Sarà, è che il secondo dolce allora deve essere più grande.

31 agosto 2013

la mia firma per l'eutanasia legale

Stamani mi son fermato al tavolo all'angolo tra via Grande e via del Giglio e ho firmato la proposta di legge di iniziativa popolare per l'eutanasia legale, il testamento biologico e le disposizioni per il fine vita, promossa tra gli altri dall'Uaar.
Avrà pure poca vita in Parlamento, o forse no, ma il segnale è partito, ad ora questo è l'importante.

24 agosto 2013

cinque giorni in Umbria

Impressioni.
Gente buona, in un certo qual modo umile, e cordiale, che saluta.
Automobilisti che, almeno nei centri piccoli, in prossimità delle strisce pedonali rallentano a prescindere, e stanno buoni e tranquilli se i pedoni impiegano tanto ad attraversare.
Nonostante abbia visitato posti turistici, condividono col resto di buona parte dell'Italia l'abitudine a chiudere gli esercizi commerciali (soprattutto bar e pasticcerie) per ferie in agosto. Ma con tutti quei turisti, scegliere un periodo morto nel corso dell'anno per farle?
Unica programmazione del viaggio, quella di visitare le pasticcerie recensite dalla guida dei pasticceri del Gambero Rosso.
Pasticceria Merendoni a Foligno. Menzionavano le millefoglie e i cornetti alla crema. Un ambiente così sgaruppato che non gli daresti due lire. Pochi istanti dopo essere entrato ecco che hanno portato le millefoglie appena fatte. Me ne hanno offerta una. La bontà.
Pasticceria Sandri a Perugia, tra l'altro locale storico. Chiuso per ferie.
Bar Lo Scrigno dei Golosi ad Assisi, altro luogo anonimo. Non recensito dalla guida ma più prosaicamente dalla sachersorella. Effettivamente aveva ragione: i migliori bomboloni alla crema che abbia mai mangiato.
Il minimetro di Perugià è una ganzata, e di domenica è vuoto.
Posti veramente belli, nell'ordine Spello, Spoleto, Assisi, Perugia, perfino il centro di Foligno mi è garbato.
Assisi se la potrebbe contendere con Spello, solo che le mandrie di turisti che ci sono, io tra loro, ne deturpano la bellezza. S. Francesco da solo vale quanto un migliaio di belle chiese messe insieme, ma tutta quella gente ti fa venire il mal di mare. Meno male l'audioguida era decente e riusciva ad isolarmi un po' dalla baraonda.
Le brezze termiche davano ovunque refrigerio anche nei giorni di gran caldo. Evviva le città e i paesi in cima ai colli.
Le mie gambe e la mia schiena potrebbero avere qualcosa da ridire sull'ultima frase viste le gran camminate in su e in giù, ma bastava trovare, e erano numerosi, dei punti di ristoro sotto gli alberi per ricaricarsi in poco tempo.
A Spello potrei trasferirmici. E c'erano pure case in vendita.



29 luglio 2013

l'ennesimo volo

Ripensando al concerto di sabato sera dei Sigur Rós, ho notato come, nel volgere di un anno o poco più dalla pubblicazione dell'album Valtari, ne sia rimasto solo un brano nella loro setlist. Hanno eseguito Varúð, peraltro molto bene, e poi basta. Non so quanto questa scelta dipenda dall'uscita dal gruppo del pianista Kjartan, forse l'anima più forte di certe atmosfere artiche. Ne scrivo perché ricordo che neanche un anno fa dissi che Valtari lo consideravo alla stregua di un capolavoro. Giuro sulle vostre teste, cari sacherlettori, che mi impegnerò a non dire più una cosa del genere.
Qui trovate il video dell'esecuzione di sabato scorso di Glósóli, altro capolavoro. Farsi trasportare dall'epico crescendo fino a sublimare nel volo dei bambini farebbe di tutti noi delle persone migliori. Godetevelo nonostante le boiate che scrivo.

28 luglio 2013

gli elfi son tornati, e sono più cattivi che mai

Bellissimo concerto dei Sigur Rós ieri sera a Lucca. Forse dovrei scrivere bellissimo e solito concerto, ma in realtà già durante ho notato delle differenze con altri loro spettacoli, eh sì che nel giro di neanche un anno era la terza volta che li vedevo dal vivo.
Hanno trovato un amalgama tra canzoni vecchie e nuove decisamente equilibrato, e inserito nel punto giusto della setlist quelle nuove.
Gli elfi si sono incattiviti.


All'ascolto di Kveikur, col mio solito video dalla qualità pessima, all'inizio del brano, quando mi son chiesto se fosse il caso di riprenderlo con quasi due minuti abbondanti di ritardo, ho capito che stavano facendo un grande pezzo live. E mi è subito balzata in mente l'idea che potevano benissimo mettere quella canzone in fondo ai loro concerti a sostituire Popplagið che resta pur sempre un capolavoro della musica live ma che se ne variassero la posizione nella setlist nessuno potrebbe scandalizzarsene.
Povero SacherFire, quanto poco mondo ho visto. Ogni tanto la mia ingenuità fa passare come accettabile qualche concetto pensato per soli pochi secondi.
La più devastante, spietata, grandiosa esecuzione di Popplagið che abbia mai sentito, comprendendo ovviamente i tanti video sparsi su internet dei loro concerti. No, non c'è confronto, che chiudano pure tutti i loro concerti con questa roba che forse viene da un altro mondo ma che sicuramente surclassa qualsiasi cosa riescano a fare, e bene, live. Popplagið, Lucca 2013, migliore versione live ever.

12 luglio 2013

che a pensarci bene, a Telethon, gli dono altri soldi

Articolo odierno su Le Scienze dal titolo "Telethon e Stamina, OGM e lattecontaminato. Il senso dell’Italia per la scienza". Da leggere per rimettersi in pace con l'intelletto e anche col buon senso. Un grazie all'estensore dell'articolo, Marco Cattaneo.
E ora mi sa proprio che torno a donare qualcosa a Telethon, che forse, per quanto misere siano mai state le mie elargizioni, con quei soldi ha sempre saputo cosa farci.

30 giugno 2013

sussurando concita

Sono mesi, e pertanto i sacherlettori già staranno apprezzando il tempismo coi quali li avverto, che qui a Livorno si vocifera che il prossimo candidato a sindaco per le amministrative del 2014 sarà Concita De Gregorio.
No, io ve lo dico, sennò poi ne rimarrete sorpresi e ve la prenderete con me.

21 giugno 2013

comunicare la terra che si scuote

Terremoto odierno delle 12:33, epicentro Fivizzano (MS).

Non so se ci avete fatto caso, ma da molte parti la comunicazione del sisma è stata fatta come se fosse una cosa locale, che riguardasse noi e il nostro ombelico e che solo manifestando la giusta dose di sorpresa si possa accettare che riguardi anche i nostri vicini.
Anch'io nel mio piccolo ho scritto un tweet 'scossa di terremoto a Livorno', ma la finalità del mio account su twitter è limitatissima, sia per numero di follower sia per gli argomenti che tratto che esulano la mia sfera personale solo in casi eccezionali.
Non così gli account sui vari siti, social network o di comunicazione, di chi si occupa di informazione per lavoro. Eppure l'approccio, nei primi minuti e anche qualcosa di più, è stato identico al mio. Siccome sto comunicando dall'Emilia, ecco che il terremoto È in Emilia. Twitto da Milano, ecco la scossa che ha colpito Milano.
La questione di essere i primi a parlare di un evento è importante, sempre che si sia in grado di centrare con estrema sintesi i dati salienti o, in altre parole di metterci tutta la professionalità.
Allora, dal mio piccolo mondo, consiglio vivamente a quelli che lo fanno di mestiere di collegarsi, alle prossime scosse sismiche, a questi due link: INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e USGS (United States Geological Survey). Entro pochi minuti avranno i pochi dati fondamentali di un sisma: localizzazione dell'epicentro, profondità dell'ipocentro e valore della magnitudo.

Nel caso qualcuno lo avesse notato, la magnitudo locale del sisma principale è 5.2 per l'INGV e 5.1 per l'USGS. La sorpresa non è la differenza di valore tra le due magnitudo, che ci può stare, ma che in apparenza -devo ancora verificarlo ma per fortuna vostra non sono un cronista- i due istituti stiano utilizzando la stessa tipologia di misurazione della magnitudo.

E comunque qui, seppur con entità più lieve, la terra continua a tremare.

20 aprile 2013

la riproposizione di Napolitano

La rielezione di Napolitano alla Presidenza della Repubblica apre uno scenario originale e per niente salutare alla democrazia italiana. La prima carica dello Stato trasformerà il suo ruolo di garanzia in un qualcosa di diverso, un ruolo ambito non più a fine vita politica ma da potersi perpetuare.
La mia felicità di aver visto Napolitano eletto nel 2006 è finita un'ora fa quando ho saputo della sua disponibilità a farsi rieleggere.
Questa ma anche altre decisioni sue e di altri, fatte in nome e per interesse del Paese quando il tutto si riduce a qualche centinaio di esponenti politici e il non aver saputo cogliere il bisogno di rinnovamento da parte dei grandi elettori e, a questo punto, anche di Napolitano, porterà ad altre rotture con il resto dei cittadini italiani. Il tutto per perpetuare cosa e chi? La generazione dei 60/70enni?
Curioso che in troppi, vedendo le difficoltà di trovare accordi siano andati a cercare soluzioni verso un 88enni e non verso le generazioni più giovani, le uniche che saranno condizionate in pieno dalle scelte come quella che sarà compiuta tra poco e che le pagheranno in pieno, in termini di tenuta democratica di questa società.

13 aprile 2013

la nuova scusa

Quest'anno la nuova scusa del mio amico F per non avermi fatto gli auguri il giorno del mio compleanno è stata: però giovedì me ne ero ricordato che ieri era il tuo compleanno. Poi abbiamo avuto ospiti.
Son 24 anni che ci facciamo reciprocamente gli auguri e solo due volte, di cui una del tutto casualmente, ha azzeccato la data del 12.
Ognuno ha gli amici che si merita. Ora potete farmi gli auguri, senza scuse alla 'avevo judo'. È la cosa che apprezzo di più.

08 aprile 2013

una stronza in meno

Sottotitolo: perché ogni tanto, il politicamente scorretto è necessario. Sempre che si debba considerare scorretto ricambiare il disprezzo.
Questo inizio di aprile con oggi prende una svolta positiva. È venuta a mancare all'affetto dei suoi cari... no, ricomincio. È morta Margareth Thatcher. Una che ha fatto patire una grande fetta del paese da lei governato per 11 anni. Penso che tra i politici degli ultimi decenni sia stata quella che ha seminato più disprezzo sugli altri, fossero avversari, cittadini, finanche compagni di partito.
Ricordo ancora le sue lacrime nell'intervista televisiva concessa, credo alla BBC, circa 6-7 mesi dopo essere stata defenestrata dai suoi da Downing street. Si trovava a fronteggiare solo l'umana emozione del vedersi dimenticata in così poco tempo. Lei, che scientemente con le sue politiche liberiste volle dimenticare una parte dei suoi concittadini. La teorica, e ne paghiamo anche qui tuttora le conseguenze, dell'inesistenza della società e dell'affermazione dell'individuo in salsa europea.
Insomma Thatcher, anche qui nella piccola e brutta landa di questo blog vale la massima sempiterna che si raccoglie quello che si è seminato. Nulla di più, nulla di diverso. Il mondo oggi è migliorato perché c'è una stronza in meno.

27 marzo 2013

What's my name? Mark Chapman!

Ho letto solo stasera questo tweet di Yoko Ono della scorsa settimana. In supporto, immagino, alla campagna del Presidente Obama sulla limitazione della vendita delle armi.
Inaspettato è riemerso in me il ricordo di un discorso, quasi un grido, fatto da Bono durante il concerto di Torino del luglio 2001. Un discorso fatto durante la canzone Bullet the blue sky.
Uno stralcio, preso dal testo che mi scrissi dodici anni fa, errori di comprensione inclusi:

Hey John Lennon war is over,
we don't need your help
America is making a war on itself
War is over, we don't need your help
America is making a war on itself
676 thousands will go down
with the bullets, in the streets
of America in the next 20 years, 20 years, 20 years
John Lennon, you're the first.

E poi quella rabbia finale, quel gridare ossessivamente il nome di Mark Chapman. Da allora quel grido di Bono è qui, dentro la mia testa, o forse è parte di me.
Di seguito potrete vedere il video col discorso di Bono (dal min. 5'58"). Immagini prese dal vcd che fu creato all'epoca, quando i newsgroup esistevano e si rendevano utili, e in qualche caso indispensabili.

23 marzo 2013

la disonestà nella comunicazione di Grillo

Prendetevi 15 minuti e leggete questo post di Quit the doner. È lungo ma ne vale la pena. Un'analisi che forse potrete non condividere appieno ma molto accurata e che dà una luce diversa rispetto ai tanti scritti di queste settimane che si trovano da tante parti sulla supposta nuova maniera di pensare e fare la politica.
Nel post non compare la parola disonestà che è, a mio vedere, un piccolo sunto, seppur parziale, della comunicazione di Grillo; ed è per questo che la ho inserita nel titolo.
Suggerisco anche di dare uno sguardo ai commenti. In particolare questo, dove si introduce una possibile lettura per il futuro del fenomeno.
A chi lo leggerà, oltre che all'autore, il mio ringraziamento.

16 marzo 2013

se il nuovo è peggiore del vecchio da buttare

La lacerante scelta di oggi dei senatori: avere come proprio Presidente una personalità come Grasso o una come Schifani. C'è chi non ha saputo farla. C'è anche chi non ha voluto farla.
Come ho letto in giro oggi, era una scelta tra materia e antimateria. O, per essere più didascalici, tra mafia e antimafia.
Scelta Civica del sen. Monti, e il Movimento 5 Stelle non hanno saputo o voluto farla. Le uniche due forze politiche che possano dirsi novità di questa legislatura. Chissà alle prossime decisioni.

14 marzo 2013

la differenza dei primi piani

Dalle ore 13 di martedì Livorno è senz'acqua potabile. La conduttura che corre lungo il canale dei Navicelli, che collega il porto con la darsena pisana passando per chilometri e chilometri per la pineta di Tombolo (quindi mi sa che i cugini c'entrano eccome ve'natid'ancane), si è rotta a causa di uno smottamento dell'argine del canale. Successivamente stanotte, pure il blocco di cemento posto a pochi metri dalla rottura e nel quale era fissata la conduttura ha ceduto ritardando pertanto i lavori di ripristino. Una città da 160.000 abitanti che dipende da un'unica conduttura. In questo momento in cui scrivo sembra che per le ore 6 di domattina potrà essere progressivamente erogata l'acqua a tutta la città, tenendo considerato anche il rischio che potrebbero esserci delle altre sorprese.
Ogni tanto, in queste oramai 56 ore a secco, da qualche parte un po' di acqua è arrivata. Alcuni bypass sono stati installati, anche se il primo che fu fatto nella giornata di martedì non resse alla pressione, e pure una vecchia conduttura in disuso da circa un secolo è stata ripristinata. In questo modo è stato ottenuto di far arrivare l'acqua, pur senza quasi pressione, ai piani bassi delle case.
Il bello in tutto questo è che io sto al primo piano. I miei stanno al primo piano a neanche 200 metri di distanza da me. Loro un rivolo d'acqua stamattina sul presto ce lo avevano, io manco quello. All'ora di pranzo tutto fermo anche da loro, quasi fosse per un senso di giustizia applicato al contrario.
Chi vuole va alle autobotti, chi alle fontanelle, chi si rivolge direttamente al mare.
Ora, se ci sarà davvero il ripristino dell'erogazione, c'è da stare attenti a tutta la melma che entrerà nelle tubature delle case.
Nel frattempo qui è tutto un sudiciume, la casa e anche io.

02 marzo 2013

allettare Goldman Sachs non è da tutti

A Goldman Sachs piace il Movimento 5 Stelle. Strano, si direbbe a prima lettura. E anche alla seconda lettura continueremmo a straniarci.
Cosa c'è nel ...programma(?)... del M5S che possa piacere così tanto a GS e che faccia da punto d'unione tra due modi così antitetici di affrontare le questioni economico-finanziarie?
Che poi, antitetici... in realtà basta un unico ma importante punto che unisca per far cadere tante differenze. Ma c'è? Secondo me sì.
L'idea, ancor prima della sua realizzazione, dell'assenza di partiti. Come fare meglio i propri affari senza un'organizzazione di cittadini avente base e leaders che possa condizionare uno stato legiferando e rischiando di condizionare il tuo lavoro? Una prospettiva così è quantomeno allettante.
Ecco, meglio ci sia solo la base dei cittadini, soggetto liquido, come potrebbe andar di moda dire oggi, e quindi per necessità e definizione senza una forma propria, un vero contorno, dei veri limiti da porre sì a sé stessi ma anche agli altri quando occorre.
L'idea di fondo è quella di minare l'esistenza, così come la conosciamo oggi, dello Stato e delle sue istituzioni. Cosa che alla lunga interessa più a certe istituzioni finanziarie che ai cittadini.
Dalle rive dell'Hudson river non possiamo esser considerati diversamente da come i clienti sono visti da una banca. Che cosa volete, ci avete dato i vostri soldi, ora fuori dalle scatole che ci pensiamo noi.

essere verza

Uno dei concetti basilari della mia filosofia di vita è il fare la spesa in momenti di scarsa affluenza al supermercato. I pensieri rivolti al cibo, o in generale a quello che devo comprare, sono costruttivi in quanto riesco a pianificare per bene, con rari errori, trovando anche alcune sorprese nascoste tra gli scaffali.
Ma quando devo andare il sabato mattina, 'perché ci s'ha da fare e l'auto si prende noi', la spesa diventa una tragedia. Stamani sono stato dentro la coop solo per mezz'ora, combinando poco o niente visto che poi alla fine me ne sono venuto via con una spesa, nelle intenzioni doveva essere settimanale, di soli 40 euro, avviandomi alla cassa veloce per l'unico motivo di aver completato il giro. Dopo aver sparato il salvatempo sul codice del conto finale ho guardato il display e solo lì mi sono accorto della pochezza delle cose prese. Dubbi mi son venuti su cosa stessi pensando quando percorrevo i corridoi guardando sugli scaffali. Ma l'unica sensazione costante che sentivo ancora in quel momento finale era il senso di disturbo causato da tutta quella gente.
Insomma, io che ci faccio col cavolo verza se poi non ho preso il macinato per farci gli involtini che avevo in mente?

16 febbraio 2013

i misteri della metro 2 di Milano

Due settimane fa, prima di prenotare viaggio e hotel per il concerto dei Sigur Rós al forum di Assago di martedì 19 detti una sguardata anche all'orario della metro per tornare in centro a Milano dopo il concerto. Vuoi mica che non ci son più treni alle 22? La logistica quindi andava studiata prima della scelta dell'hotel.
Ultima corsa, diceva l'orario dell'Atm, a mezzanotte e 17'. Penultima alle 23:47.
Mi dissi che ci potevo stare, i prezzi dei pochi alberghi dalle parti del Forum mi convinsero definitivamente a scegliere di pernottare in centro. Al limite, se proprio Jonsi & Co. avessero sforato, sarei scappato prima della fine del concerto.
La scorsa settimana, nel curiosare di nuovo sul sito dell'Atm, notai che si è aggiunta la corsa delle 23:57 che limita alla stazione centrale. Lì per lì non ci ho fatto caso ma oggi, al ritorno dopo un'altra settimana sul sito, se ne è aggiunta ancora un'altra, quella di mezzanotte e 27'. E sto parlando di orari per un generico giorno feriale, non di corse extra per eventi speciali.
Treni che spuntano come funghi. Sarà forse umido di questi tempi a Milano? A questo punto mi aspetto l'aggiunta di almeno un altro treno nei prossimi giorni, così per simpatia. Ce ne è bisogno da quelle parti.

14 gennaio 2013

sempre più buona

Per oggi, 11esimo compleanno del nipote maggiore, avevo fatto, come mia consuetudine, una sacher. Stimolato da una mezza idea che mi frullava in testa da un paio di mesi, alla prima sacher preparata ho apportato un paio di varianti. Quella di provare nuovi ingredienti, inteso come qualità e alternarne le combinazioni, è una cosa che ho fatto da sempre. Quella invece di provare un parte della preparazione con una tecnica differente no, quasi mai.
La variante tecnica ha surclassato ogni mia più rosea aspettativa. Sempre più buona.

12 gennaio 2013

questo weekend

Due problematiche esistenziali attanagliano queste lande in questo weekend.
Come resistere alla insistenze della sorella? Ella, la sorella, sa che ho contrattato col suo di lei figlio maggiore una sacher e una crostata all'arancia per il compleanno, ma non le basta e vuole almeno un'altra sacher. E io no, ché ho già stipulato il contratto col nipote. Quello sguardo da 'è già tanto se ti ho fatto completare la frase' ha concluso il confronto. Riuscirò ad impormi? Semmai più che la determinazione a resisterle potrà vincere la mia pigrizia che nei fine settimana diventa incommensurabile. Non una cosa di cui andare fieri.

Stanotte, per il secondo sabato sera consecutivo, la partita dei playoff NFL dei Packers sarà trasmessa in diretta alle 2:30. Possibile che non abbiano altro orario? Va bene che domani è domenica ma dovermi sorbire un'altra intera nottata per una partita dello sport più frequentemente interrotto dalla pubblicità che esista e poi alzarmi alle 13 e farmi direttamente una bistecca per colazione, beh veramente non lo vorrei ripetere. Che poi, a pensarci bene tra tutte le squadre rimaste in corsa, i 49ers e i Packers sono le mie due preferite, a parte i derelitti Browns di cui sono fan in tutto e per tutto, per cui da stanotte toccherà restare solo con una. Son già spossato a quest'ora. Altra cosa di cui non andare fieri.

09 gennaio 2013

berlusclone, c'hai rotto ir cazzo

Sarà la sovraesposizione mediatica del sottodimensionato, o forse la mia è solo una fine analisi politica e sociale dell'Italia di oggi, certo che chi più di tutti ha tarpato le ali al futuro della nostra società negli ultimi diciannove anni ancorandola ad una subcultura da quattro soldi si merita di finire come una macchietta, spernacchiato a più non posso.

06 gennaio 2013

se è l'agnosticismo ad avere dogmi

Come da tradizione sperimentata da molto tempo e da molte parti, chi ha dovuto fissare in dogmi alcuni punti essenziali del proprio credo si sente minacciato dagli inesistenti dogmi altrui.
Così la frase del giorno del papa "i vescovi siano miti e coraggiosi di fronte ai dogmi intolleranti dell'agnosticismo" riassume lo sport largamente praticato dell'attaccare facendosi vittime, e utilizza la fantasiosa disonestà di mescolare il concetto di dogma con quello di realtà. Si manca casualmente di riflettere sul fatto che chi ha fissato le proprie convinzioni in alcuni rigidi schemi, per definizione immutabili e indiscutibili, si muove nell'affanno sempre più grande a preparare la nuova vecchia religione di domani.
Il bue che dà del cornuto all'asino è uno dei segni che quella di oggi non basta più. Non c'è nulla che si voglia salvare, l'esperienza dei credenti è messa lì, quasi come un totem, a disposizione solo per parlarne e non per viverla e farla maturare; quasi che il negozio vuoto fosse colpa della potenziale clientela e non delle incapacità del negoziante che ha fatto scappare i clienti.
Forse una cosa la salvano: la storia della ben poco religiosa istituzione chiamata chiesa. Tornerà utile, come lo è da secoli. Quella che, a seconda della bisogna, ti ricorda di aver detto tutto e anche il suo contrario.
A margine: la timidezza di alcune testate nel riportare, o addirittura nel tacere l'unica notizia degna di questo nome, la dice lunga su come ormai non si voglia e non si sappia più carpire il punto essenziale. Tutto si è ridotto, manco fossimo su twitter.