13 luglio 2012

la ricerca del percorso sicuro

Contrariamente alle mie sane abitudini sono andato a fare la spesa all'ipercoop. Dopo un po' che vagavo tra centinaia di scaffali e miriadi di clienti mi è suonata in testa una vocina, perché non iniziare a ripetere mentalmente il giro che ogni sabato faccio alla mia cooppina a La Rosa? che poi tanto ina non è, quando venne costruita a fine anni '70 era il più grande supermercato che c'era in Italia da Livorno verso sud, ma questo è un altro discorso.
Nel tentativo di fare una spesa quasi adeguata ho pensato quindi di far finta di essere nel mio piccolo ma soprattutto conosciuto mondo. Ora, il problema di per sé è semplice, solo che trovare all'iper una distribuzione dei prodotti che in qualche maniera assomigli a quella della cooppina è da folli. Già con la prima cosa, entrando a La Rosa prendo il pane mentre all'iper si trova esattamente nel punto più lontano all'entrata, ho capito che no, il metodo di sopravvivenza mentale stava fallendo miseramente; ma poi è l'offerta in sé a spiazzarmi: avere una scelta per ciascun prodotto è una cosa, avere davanti agli occhi un esercito di 30 oli tutti differenti tra loro, tutti da controllare è un martirio. E poi nel bordello decido male e mi faccio prendere dalla smania di scappare. Ancora adesso son qui che mi chiedo cosa non ho comprato dei miei consueti acquisti settimanali.
L'unico punto di interesse è stata la novità di trovarmi tutte, e se dico tutte vuol dire tutte, le birre trappiste. Le sette fantastiche abbazie trappiste lì davanti a me coi loro prodotti più commerciali, cioè tutte le birre che producono per l'esterno delle loro mura. Ecco, ho rinunciato a prenderle tutte anche perché non disponevo del mio direttore di banca per l'accensione dell'apposito mutuo, certo che la sorpresa di trovarle è stata più che gradita.
Arrivato a casa, la contentezza di essere tornato in un ambiente a me favorevole mi ha trasformato, lo scrivo perché cose come questa succedono una volta ogni morte di papa, oh scusa ratzi non volevo, in un esperto pellettiere. La nuova cintura acquistata da poco, rivelatasi troppo lunga per il mio vitino da vespa, ehm, è stata presa, sfibbiata e accorciata per renderla della misura giusta. A volte mi sorprendo così, mi ritrovo a fare cose mai affrontate in vita mia e mi vengono una bellezza. Son soddisfazioni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ah...le birre trappiste... Negli ipercoop modenesi ce ne è sempre una miseria. E anche di buone birre in generale.