16 luglio 2012

gli sponsor del silenzio olimpico

Questo tweet del nazionale di nuoto Gianluca Maglia mi ha ricordato una notizia di qualche settimana fa che avevo sepolto nella memoria. Con oggi infatti comincia il silenzio olimpico. In pratica i partecipanti alle olimpiadi, non ho capito se è una cosa imposta a tutti o è un'invenzione italiana, non potranno utilizzare i social network per tutta la durata delle olimpiadi anzi, mi correggo, visto che la cosa parte oggi già da dieci giorni prima.
A mio modo di vedere una nuova forma di censura. Sembra infatti che la cosa venga fatta per impedire di favorire il mondo delle scommesse o per evitare violazioni sui diritti d'immagine.
Sulla prima scusa, dato che un atleta di cosa vogliamo che twitti durante i suoi allenamenti se non del suo stato di forma, mi viene da pensare che chi può trarre i maggiori vantaggi su una mancanza di notizie dell'ultimo secondo sullo stato di forma di un atleta sia proprio il mondo delle scommesse.
Sulla seconda, come ogni volta che pubblichiamo qualcosa su internet, il problema è falso visto che non può ricadere se non su chi pubblica materiale riservato. A meno di non evitare a priori la pubblicazione di foto che possono dare fastidio agli sponsor. Che non hanno diritto a entrare sui campi di gara, ma che le olimpiadi sanno bene come influenzarle.
Secondo questi tweet della giornalista di skysport Lia Capizzi, queste regole sono state imposte dal Coni agli atleti, mentre a loro giornalisti direttamente dal Cio.
È prevista pure una multa da 10.000 € per chi viola con un tweet il divieto. Immagino che potrebbero essere destinati ai fondi per gli impianti sportivi, intendo quelli che non hanno goduto degli appalti da grandi opere come per i mondiali di nuoto a Roma.
Dunque veniamo a loro, gli sponsor dell'iniziativa.
Da parte italiana il principale è Intesa San Paolo. Quello tecnico è l'Emporio Armani. Quelli ufficiali Kinder, Fiat, True Italian. Partner ufficiali Procter & Gamble, Samsung, Edison. L'official carrier è Alitalia. I media partner sono La Gazzetta dello Sport e Radio Italia. Partner istituzionale il Ministero delle Politiche Agricole.
Lo so, per alcuni anch'io mi son chiesto: ecchec'incastra?!
Da parte Cio i partners olimpici sono Coca Cola, Acer, Atos, Dow, General Electric, McDonalds, Omega, Panasonic, Procter & Gamble, Samsung, Visa. E altri, ma di minore importanza.
Nel mio piccolo mondo c'è poco di loro e cercherò di diminuirlo ancor più. Solo tanti, ma proprio tanti piccoli mondi potranno fare qualcosa. Per ora dico solo che il mio euro non lo avranno. Spero che la somma totale aumenti.

Nessun commento: