07 dicembre 2010

consiglio a Wikileaks le banche di Credito Cooperativo

Sul mio account di Twitter stasera ho scoperto che è sparita l'ultima sottoscrizione da me fatta: Wikileaks. È in pratica stata sostituita dal profilo di Snaptu, social-qualcosa che da bravo cialtrone virtuale non ho finora mai esplorato. Io quel profilo non lo ho mai sottoscritto.
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Update
Non so come ma Wikileaks è ricomparso tra i profili da me sottoscritti. Che fosse stato sempre là? Che mi si sia abbassata (di nuovo?!) la vista?
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Curioso che poco prima di accorgermi di quanto accaduto ero lì che leggevo alcuni recenti tweets delle mie sottoscrizioni. Anche oggi molti hashtag sono dedicati ad Assange e a Wikileaks. In breve ho fatto mente locale e mi sono ricordato di quanto ascoltato l'altro giorno sul fatto che Paypal avesse sospeso i pagamenti delle donazioni fatte a Wikileaks. Il primo fu
Amazon che nei propri server ospitava l'originario sito di Wikileaks. Nel volgere di pochi secondi mi sono accorto che non solo loro ma anche il circuito Visa e pure quello Mastercard hanno bloccato qualsiasi movimento di soldi che andasse a finanziare. Uh, dimenticavo le poste svizzere. Manca qualcuno? Non è che ora il bancomat se ne uscirà con qualche iniziativa?
Tutto questo per violazione dei regolamenti sottoscritti al momento dell'adesione ai siti. Chi dà lo scarno comunicato e chi invece si sente in dovere di diffondere l'informazione che la decisione non è stata presa a seguito di pressioni governative.
Viene voglia di smettere di utilizzare questi canali e di tornare ai contanti, e per gli ordini online al contrassegno. E chi non lo mette a disposizione, pace, si va dalla concorrenza.
Va a finire che quelli di Wikileaks apriranno un conto al Credito Cooperativo. Così non dovrei neanche pagare un euro di commissione.
Ci sono in giro certi ministri che invece di fare quelle pressioni, che sarebbe pure parte del loro lavoro, fanno il tifo per la cattura internazionale di un presunto stupratore. Ah, pare che in Svezia il concetto di stupro sia differente o forse, per non essere marchiato come becero maschilista, qui in Italia non abbiamo altri termini per tradurre quell'accusa.

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