21 novembre 2010

il signore delle polizze

La società per la quale lavoro ha un discreto patrimonio immobiliare. E decine di polizze assicurative su di esso.
Da mesi sono stato messo lì a studiare quali rischi sono coperti, quali sarebbero da estendere, quali da limitare. Quali polizze converrebbe stipulare, quali modificare e quali disdire.
Il tutto continuando a fare il tuttofare, per cui ben accettai il fatto che il compito era da esaurirsi con la fine dell'anno.
Ora che sono avanti nelle trattative con l'assicuratore, almeno un paio di volte a settimana prendo e salgo dal direttore generale per consigli, pareri, decisioni su quanto da concordare con l'agente.
Il Dir. Gen., che mi affibbiò il compito più perché non sapeva a chi affidarlo che per convinzione, appena mi sente aprire bocca sull'argomento allarga le braccia sconsolato e dice "ho creato un mostro". Non posso dargli torto: anche a 10 minuti dalla chiusura dell'ufficio del venerdì sera mi intrufolo ed inizio a parlare di ricorso terzi, di "quanto vale la tua casa, no perché su quell'immobile siamo decisamente sotto assicurati, ti chiederanno i soldi a te", di "e se nel giardino di quel complesso cascasse l'unico albero, estendiamo la RC?" prima ancora che dica qualcosa.
Insomma, chi aprirebbe una polizza per leggerla veramente? chi addirittura ne aprirebbe decine? Il classico coglione, ovvio. Salvo poi diventare per tutti il signore delle polizze.

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