13 settembre 2009

un'anima persa

Sono incerto se aderire alla 2a giornata nazionale dello sbattezzo fissata per il prossimo 25 ottobre oppure rimandare.
Le ragioni per farlo le avrei tutte, ora poi con l'iniziativa dell'UAAR partita lo scorso anno c'è la possibilità di fare un gesto non isolato in modo tale da poter far parlare e discutere. Al passo solitario do la stessa importanza ma il gesto collettivo ha in sé una forza in più: non poter essere sottaciuto dalla controparte.
La mia incertezza ha solo ed esclusivamente ragioni familiari. Insomma, sono stato esplicitamente invitato da mia madre a non farlo se non dopo la sua morte. Essendo stato battezzato nel suo paese su in Trentino le ragioni sono le più ovvie: non vuole che nessuno sappia che suo figlio ha fatto un gesto del genere. Non mi ha detto la classica frase chissà cosa diranno gli altri ma il senso c'era tutto. Povera la mi' mamma.
Se rinnovassi l'argomento in questo periodo mi verrebbe ricordato che a breve ci sarà il battesimo del terzo nipote. Per il 25 ottobre avrebbe giusti due mesi, forse sarà presto ma magari cercando un accordo con mia sorella potremmo far coincidere le date. Così il conto resterebbe pari: un'anima nuova di zecca ed un'anima persa.
Alla fine deciderò se farlo ora solo qualche giorno prima del 25 ottobre e alla mamma glielo dirò. Dopo averlo fatto ovvio, ché anch'io coltivo la mia bella dose di ipocrisia.

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