26 marzo 2009

ipocrita facciata

Che il passaggio al Senato della legge (?) sul cosiddetto testamento biologico fosse scontato lo si sapeva. In certe occasioni, nelle settimane di dibattito che hanno preceduto il voto odierno, pareva che almeno alcune correzioni potessero passare. Invece la deriva cattolica in cui ci stanno obbligando a vivere ha prevalso. Basterebbe questo per capire che poi certi elenchi di candidature sono stati stilati coi consigli di qualcuno che sta al di fuori delle segreterie partitiche.
Non intervenendo dei cambiamenti alla Camera, avremo qualche novità tramutata in legge dello Stato:
- un restringimento del principio di autodeterminazione della persona,
- sarà dato il potere a decidere di intervenire nel corpo di una persona ma soprattutto della sua vita o della sua morte ai medici quando finora questo potere non era loro riconosciuto (chissà come sarà risolta la contraddizione tra il loro codice deontologico e la legge),
- la naturalità della nutrizione e dell'idratazione col sondino naso-gastrico è vera tanto quanto è alto il numero dei medici che hanno appoggiato la proposta del centrodestra, cioè pochi o nessuno (anche perché se ne fossero stati ascoltati in buon numero questi avrebbero potuto interferire le migliori morali con banali argomentazioni mediche - vedi anche le note),
- un contraddittorio diritto a disporre sul proprio fine vita che non vincola nessuno; il diritto svuotato, una nuova tipologia giuridica da far studiare alle future generazioni di giuristi.

Tranquilli, tutto filerà liscio. Negli ospedali la gente continuerà a morire, sì anche con distacchi non più consentiti, basterà che lo faccia nel più assoluto silenzio. Ché è lo scandalo il vero nemico di questa morale imposta.
Per me invece fa scandalo il fatto che è proprio chi si straccia le vesti per affermare la vita sia il primo a non seguire niente, proprio niente se non l'ipocrisia della facciata di questa morale.

Soluzioni per ora non ce ne sono. Almeno fino al passaggio alla Camera. Dopo, tra Corte Costituzionale e referendum le possibilità di riformare un'assurdità giuridica si faranno alte. E se referendum dovrà essere, sarà lì che ciascuno potrà fare la sua piccola parte, l'argomento in un paese sempre più anziano per non dire vecchio non sarà accantonato come nell'occasione del referendum sulla legge sulla procreazione assistita. Difficile che uno accetti di non morire come vogliono i sostenitori dell'alimentazione a tutti i costi. Difficile non poter contare sulle generazioni più giovani, che della vicenda di Eluana ne avevano un netto rifiuto. Ciascuno la sua piccola parte, dicevo. Nella cerchia di amicizie e conoscenze. Chissà che non nasca una stagione nuova di partecipazione. Ne avremmo bisogno, ne avrebbero timore.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho già la penna pronta per la firma del referendum.
Brain

ALegalAlien ha detto...

veramente non si capisce perchè al paziente debba essere chiesto un consenso informato su ogni più piccola operazione che gli venga fatta (giustamente) che vincola nel modo più assoluto i medici-e parlo con cognizione di causa-e poi nel cosiddetto testamento biologico tutto questo venga tranquillamente ignorato. cioè, in realtà capisco fin troppo bene...comunque credo proprio che abbia ragione tu, la gente continuerà a morire per arresto cardiaco (cioè con distacco dalle macchine...) nei reparti di tutta italia, come è sempre successo.

SacherFire ha detto...

Brain: anch'io :-)

ALegalAlien: la contraddizione esplode se consideri che questi integralisti vengono a parlare di vita piena in qualsiasi condizione e poi tolgono diritti riconosciuti finora a tutti, ora solo ai sani. Volendo essere sintetici questa è discriminazione.
Sulle morti silenziose da arresto cardiaco sarà invece meglio continuare a parlarne. Ché fa scandalo, ché fa testimonianza che un'altra visione della vita è possibile e voluta da molti.