06 gennaio 2009

il mito dei dinosauri (e errori da nobel)/2

...continua. Modifico l'ordine degli argomenti come scritto alla fine del post precedente. Metto dapprima il più grave errore di Alvarez, con l'accenno alle scorrettezze della rivista Science, e poi parlo delle altre ipotesi sull'estinzione dei dinosauri.

Dicendo il più grave errore di Alvarez se ne ammette l'esistenza di altri. Sentite un po' che ha combinato il nobel dei miei stivali.
Il punto focale della teoria dell'impatto fu il ritrovamento, fatto tra l'altro in Italia vicino a Gubbio, di un livello di roccia, cronologicamente corrispondente proprio al limite Cretaceo/Terziario, contenente iridio, elemento chimico molto raro sulla Terra, ma non sui meteoriti dove si trova con concentrazioni molto alte. Più ricerche, successive a questa, hanno confermato che alte concentrazioni di iridio sono presenti sia sopra che sotto il livello K/T. Questi dati vennero smentiti da Alvarez, ché lui non aveva trovato se non quell'iridio. Ma la formazione geologica da studiare è lì, vicino a Gubbio, non a Berkeley. Alza il culo (francesismo scientifico, leggasi chiulò) e ritorna a fare il campionamento.
Qui si inserì nel gioco, in modo ancora del tutto ambiguo, la rivista Science che pubblicò l'articolo origine del dibattito. Gli studi che completavano le ricerche sull'iridio di Alvarez, e che al tempo stesso ne dimostravano la non unicità del livello, furono rifiutati. Pinna nel libro si spinge ad ipotesi ancor più grandi sul perché dovesse passare a tutti i costi la teoria dell'impatto. Ma non è questo che mi ha spinto a scrivere questi post.
La considerazione che già veniva fatta quando frequentavo l'università è che nessuno prima di Alvarez avesse studiato i livelli di iridio. E' chiaro che la letteratura scientifica avesse poco da dire. Dal 1980 ricerche finalizzate anche a scoprire le sue concentrazioni hanno iniziato ad essere svolte. L'iridio è sempre raro sulla Terra, eppure livelli con alte concentrazioni vengono frequentemente trovati. Cos'è, un meteorite per ciascun strato geologico non si nega a nessuno?
L'ipotesi di Alvarez ne vuole uno, non molti; addirittura avente almeno 10 km di diametro al momento dell'impatto, così che si produca un cratere da almeno 100 km di diametro. Tra l'altro è doveroso dire che sembra proprio che sia stato trovato: è il cratere Chicxulub, nella penisola dello Yucatan, in Messico. Rimane comunque da comprendere come questo impatto fosse stato la causa dell'estinzione.
Ma l'errore più grande Alvarez lo ha commesso a monte di tutto questo.
L'estinzione è un evento biologico. E lui non ha affatto preso in considerazione, magari anche solo per trovare conferme alla sua ipotesi, i dati paleontologici che già allora erano a disposizione e che gridavano gradualità nei cambiamenti faunistici. E questo, per un premio nobel poi, è tutto tranne che agire da scienziati.
Basterebbe questa considerazione per smontare la teoria; aggiungo un altro punto di vista, sempre inerente a questi dati: quello del mio professore universitario. Ammettendo che la teoria di Alvarez fosse in grado (e non lo è) di spiegare l'estinzione (dei dinosauri ma non solo), non è però in grado di spiegare le non estinzioni.
I dati paleontologici sono chiari da un certo punto di vista, e cioè offrono un aspetto selettivo delle estinzioni che sono avvenute. Buon senso, prima ancora che rigore di logica, vorrebbe che si andasse a comprendere quali fossero i caratteri in comune tra le faune estinte, e i caratteri in comune tra quelle che sono passate indenni. Neanche successivamente allo studio del 1980 Alvarez si scomodò a fare queste verifiche anzi, concentrò molto tempo ed energie ad attaccare chi osava metterlo in dubbio (altro aspetto singolare dell'essere scienziato).

Ammettendo, per ora per pura ipotesi, che il meteorite non abbia fatto nulla al destino del dinosauri, tranne a quelli a cui è piovuto direttamente in testa, non bisogna cadere nel dramma perché di teorie ce ne sono a bizzeffe.
Infatti il meteorite teorizzato, tra l'altro nemmeno in via originale, nel 1980 da Alvarez è solo una della settantina di ipotesi formulate. Benton ha speso un po' di tempo a fare questa ricerca. Alcune ipotesi formulate sono scientifiche altre no.
Curiosi? Ok, vi accontento con qualche chicca della serie
il mondo è bello perché è vario:
- infezione da Aids causata da un aumento della promiscuità (casualmente è del 1986 questa ipotesi, e l'Aids stava diffondendosi sempre più; per inciso, essa non è scientifica, non essendo confutabile);
- fluttuazioni delle costanti gravitazionali (mi pesano le gambe, oioi);
- un aumento delle temperature e quindi (dov'è il nesso?) dell'aridità inibirono la spermatogenesi (Antò, fa caldo);
- sviluppo di fattori psichici che indussero al suicidio (stress o welfare svedese spinto all'estremo?).
Andando su gradi di serietà più elevati ci sono quelle che richiamano eventi vulcanici di notevole entità e quelle che affrontano il tema dell'estinzione basandosi sulle relazioni tra cambiamenti ambientali, organizzazioni faunistiche e catene trofiche (alimentari). Pinna dedica a quest'ultimo punto solo un breve cenno; il mio professore invece ne dava un maggiore risalto. Al di là comunque del ruolo delle catene alimentari, per comprendere un evento rilevante per le faune continentali dell'epoca bisogna dare un quadro generale alla Terra della fine del Cretaceo. Il giro sarà breve e il più semplice possibile, pronti?
I continenti non avevano la stessa distribuzione di quelli attuali. Presente la tettonica a zolle? Ecco, quella. All'inizio dell'era Mesozoica, di cui il periodo Cretaceo è il terzo ed ultimo in ordine cronologico, i continenti erano uniti tutti insieme nella cosiddetta Pangea. All'inizio del Giurassico, a metà dell'era Mesozoica, per azione della tettonica a zolle, il continente Pangea cominciò a dividersi e iniziarono a formarsi i continenti attuali. Un'immagine, in movimento per giunta, vale più di mille parole: gif animata. Poco dopo l'inizio della frantumazione siamo a questo stadio del Giurassico, mentre procedendo ancora un po' ecco come erano i continenti nel Cretaceo.
Quello che le immagini fanno solo intuire è che ci sono anche altri movimenti, cioè quelli del livello del mare.
Da una situazione di supercontinente dove i dinosauri si irradiarono conquistando molti ambienti, ad una situazione di continenti separati ed invasi in buona parte dai mari (trasgressione marina). Questo ha portato ad una serie di cambiamenti nelle faune, facendole diventare sempre più provinciali (isolate) ed ultraspecializzate a specifici ambienti. Alla fine del Cretaceo ecco che i mari si ritirano (regressione) facendo scomparire molti degli ambienti occupati dai dinosauri che, ahi loro, nel frattempo erano divenuti specializzati.
Spiegazione troppo semplicistica? Sì, lo è, ma qualsiasi altra ipotesi non può prescindere da questi dati.

Credo di essermi dilungato un po' troppo. Per cui la parte restante la inserisco in un terzo post. Restano, per chi è stato coraggioso fino a questo punto, due argomenti:
- il pericolo insito nelle ipotesi catastrofiste,
- come sarebbe a dire dinosauri estinti se ne ho appena visto uno? (Tra l'altro stamani nell'aprire le finestre per cambiare l'aria ne stava per entrare uno dentro; poverino, col freddo che fa, era tutto intirizzito ma non lo ho fatto entrare, sennò mi avrebbe scagazzato per tutta la casa).

2 commenti:

Paolo ha detto...

Sul numero uscito ieri di Science c'è un articolo che conclude che invece è stato un asteroide:

http://www.sciencemag.org/cgi/content/abstract/327/5970/1214

?

SacherFire ha detto...

Paolo, io ho letto solo l'abstract per cui quello che posso dire è fortemente limitato. Se la ricerca iniziasse, finalmente, a spiegare le NON estinzioni allora saremmo ad un passo avanti. Altrimenti continuare a mettere insieme quantitativi di dati sempre maggiori (che comunque già c'erano in letteratura) non è che mi dimostri nulla di più di quello che si sapeva.
O si dà una spiegazione a tutto campo, o insistere con l'estinzione di massa quando interi phyla non sono stati minimamente interessati da questi eventi catastrofici è semplicemente sciocco.