21 luglio 2008

restare sulla soglia

Ci sono occasioni in cui vedo passare ragazzi, uomini o più in generale persone interessanti e con le quali mi sento fin da subito in sintonia, benché consapevole di avere ben poco in comune perché la conoscenza è, nel migliore dei casi, molto limitata.
Eppure il desiderio di andare oltre si insinua dentro e difficilmente svanisce.
Ci sono alcune di queste occasioni in cui mi pare di restare sulla soglia di una stanza. Sostando mi accorgo che dentro c'è qualcuno e prima con un rapido saluto, poi con qualche scambio di battute ecco che raggiungo uno stato di benessere incredibile.
A volte è come se fossi io quello fermo nella stanza, mentre gli altri passano.
Non che ci sia poi tutta questa differenza. Il comune denominatore è che chiunque si soffermi sulla soglia lo faccia solo per poco tempo.
Alcune di quelle volte lasciano un sorriso ed un po' di malinconia. Altre lasciano una sensazione di vuoto che solo il tempo riesce a colmare.
Che sia paura di entrare, o paura di invitare ad entrare, accade sempre che si passi oltre.
Quasi che fosse nel mio destino quello di godere di pochi istanti e di pochi sguardi. E però non essere né sulla soglia o non vedervi nessuno è sempre triste.

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