18 luglio 2008

inscatola(mente)

Da lunedì scorso in ufficio siamo in piena fase trasloco.
Le fasi preliminari hanno riguardato solo alcune indicazioni elargite a mo' di gentile concessione a noi poveracci dell'amministrazione e segreteria. C'è chi però ha preso troppo sul serio la cosa e con settimane d'anticipo ha iniziato ad inscatolare tutto l'inscatolabile. Sto parlando della capa.
Le cape possiedono logiche afferenti ad un universo avente una dimensione pari ad i (il famoso numero immaginario). Per cui, siccome la nostra documentazione ed attrezzatura verrà portata via al più presto tra 10 giorni, da 10 giorni ha già messo nelle scatole la stragrande maggioranza dei faldoni. Morale nella sua stanza ci si cammina con difficoltà.
Da oggi poi sono inscatolati alcuni faldoni di documenti datati 2008. Ho iniziato a berciare quando volevo mettere a posto dei documenti bancari e ho trovato il vuoto nell'armadio.
Nei miei cassetti poi giacciono a prendere polvere decine e decine di fatture che sono state già emesse; peccato siano relative a servizi datati agosto e quindi non si possono ancora spedire: è per avvantaggiarsi, Andrea!
La consolazione è che nella nuova sede pare che ognuno vada per conto proprio. Lei sarà un po' più per conto proprio rispetto a tutti gli altri (= isolamento).
Io e la collega che è in stanza con me non abbiamo ancora iniziato a mettere via una penna (anche perché regolarmente ne perdiamo 4 o 5 al giorno, ma questo è un altro discorso). La nostra speranza è che la capa, terminata la frenesia di inscatolare tutti i suoi documenti o inizi a farlo coi nostri oppure, opzione preferibile, si inscatoli la mente. Non le resta che quella. Per una volta darei pure una mano a mettere lo scotch da pacchi, e nella giusta quantità.

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