30 agosto 2006

Concert for the babies (was ninetees)

Ieri sono stato per buona parte della giornata a pensare quale canzone dedicare a Francesco. Subito, o immediatamente dopo ad un evento speciale penso sempre ad una canzone, ad una musica che possa fare da colonna sonora, come se fosse questo il modo per fargli acquistare ancora più importanza. Non riuscivo a trovare nulla. Oggi ho compreso perché.
Non di una canzone c'era bisogno. Me ne sono accorto quando sono andato a cercare tra i miei cd, cassette e files. Un concerto intero, ecco cosa poteva andare. Da vivere per l'intera durata, da vivere prima e dopo, quasi fossimo lì presenti, con attesa iniziale e impressioni finali che ti fanno scorrere adrenalina, che dà sì enorme stanchezza ma ancor più determinazione. Ho scelto un concerto particolare, di svolta. Un concerto, questo il motivo principale della scelta, per guardare al futuro.
U2 -
Concert for the ninetees - The Point Depot, 31 dicembre 1989 Dublin.
Io ero a casa da solo quella notte di capodanno, ma c'era pur sempre la radio. Perché quando Bono arriva sul palco e dice: Here she comes, the future. Happy Christmas, and Happy New Year's to all. It's 1990. Forget all the past. We're gonna celebrate the future... where the streets have no name allora un U2er capisce al volo che ascolterà qualcosa di speciale e non sarà più solo. Gli anni '80 finivano, un bisogno di speranza perché il decennio futuro fosse migliore.
Non il concerto migliore di quella fantastica settimana al Point Depot, eppure
un concerto dove le canzoni vivevano e non rappresentavano (cit. TUF sister). Occasione d'oro per una dedica speciale ai due babies di casa Sacher.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ero a casa da solo quella notte di capodanno, ma c'era pur sempre la radio
Pure io, e ho ancora la cassettina registrata da qualche parte :-)
Bellissima dedica :-)

Anonimo ha detto...

Tre ;-)

SacherFire ha detto...

Come tre? Sarei io il terzo? ;-P